Il bando ministeriale per Medicina non è stato pubblicato, quindi, a questo punto, non siamo a conoscenza delle regole e le modalità di svolgimento del nuovo concorso. Infatti, come specifica il decreto ministeriale precedente, il concorso si è svolto il mese di maggio e quello di luglio. Per avere un’idea della prova cercheremo di descrivere e, soprattutto, di evidenziare, alcuni aspetti specifici del documento ministeriale pubblicato per il concorso già svolto.
TEST DI MEDICINA E ODONTOIATRIA
Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria sono corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Per iscriversi è necessario superare una prova d’esame, come specificato dal Bando Ministeriale per Medicina.
BANDO PER MEDICINA E IL NUMERO DELLE DOMANDE
Il test scorso consisteva nella soluzione di 60 quesiti in 100 minuti su argomenti di:
– quattro (4) quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi;
– cinque (5) quesiti di ragionamento logico e problemi;
– ventitré (23) quesiti di biologia;
– quindici (15) quesiti di chimica;
– tredici (13) quesiti di fisica e matematica.
BANDO PER MEDICINA E LA VALUTAZIONE DELLA PROVA
Per la valutazione della prova sono stati attribuiti al massimo 90 punti tenendo conto dei seguenti criteri:
– punti per ogni risposta esatta sono 1,5
– punti per ogni risposta errata sono -0,4
– punti per ogni risposta omessa sono 0
Il punteggio massimo che si può totalizzare è dunque pari a 90 punti, mentre la soglia minima da raggiungere per essere considerati idonei ed entrare così in graduatoria è pari a 20 punti.
BANDO MINISTERIALE PER MEDICINA E POSTI DISPONIBILI
I posti per le immatricolazioni, come stabilito dal bando ministeriale per il test di Medicina e Odontoiatria, sono ripartiti tra le Università con successivo decreto.
PROCEDURE PER L’ISCRIZIONE
Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione per il test di Medicina e Odontoiatria esclusivamente in modalità online attraverso il portale universitaly.it. All’atto dell’iscrizione alla prova il candidato deve contestualmente indicare, in ordine di preferenza, le sedi per cui intende concorrere. Tali preferenze sono irrevocabili e non integrabili dopo la scadenza indicata sul decreto.