La nuova riforma di medicina ha introdotto importanti cambiamenti nell’accesso dei corsi dell’area biomedica. Mentre si discute sulla modalità delle prove comuni alla fine del semestre filtro è utile osservare alcuni dati interessanti: dove vogliono andare gli studenti? Quali sono le università più competitive? E come si stanno organizzando gli atenei?
Abbiamo analizzato una tabella completa relativa agli Atenei italiani, tra modalità di lezione, numero di posti disponibili e iscritti a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Ecco cosa emerge.
Un sistema didattico a più velocità con il semestre filtro
Una delle prime sorprese riguarda la modalità di svolgimento delle lezioni: l’Italia non ha un modello unico. Si va da università che puntano tutto sulla presenza (come Foggia o Udine), ad altre che restano completamente online (come Palermo o Napoli Vanvitelli), passando per chi adotta un modello misto, spesso con lezioni in presenza a settembre e online da ottobre.
Curiosamente, Trieste e Udine, vicine geograficamente, condividono una modalità didattica “old school”: solo in presenza per tutta la durata. In controtendenza rispetto alla maggior parte degli atenei del Nord.
Questa varietà riflette non solo scelte logistiche, ma anche strategie e differenze territoriali. Per gli studenti, però, significa una maggiore necessità di orientarsi bene prima di iscriversi.
Nuova riforma di medicina: competizione con picchi impressionanti
Uno degli effetti collaterali più visibili della nuova riforma di medicina è l’aumento della competizione. Alcuni numeri parlano chiaro:
- Bologna: 2674 iscritti per 400 posti – 6,7 candidati per posto.
- Milano Statale: 2566 iscritti per 556 posti – 4,6 candidati per posto.
- Roma La Sapienza: 4821 iscritti per 1658 posti – anche se ha più posti, resta una delle mete più gettonate.
Al contrario, alcune università “meno battute” come Molise (Campobasso) o Potenza, registrano un rapporto iscritti/posti più basso (circa 1,5 a 1), e potrebbero diventare scelte strategiche per chi vuole ridurre la concorrenza.
Odontoiatria e Veterinaria: meno richiesti, ma comunque selettivi
Sebbene l’attenzione mediatica sia quasi tutta per Medicina, anche i corsi di Odontoiatria e Veterinaria mostrano numeri interessanti.
- Odontoiatria è offerta in un numero più limitato di sedi e ha meno iscritti, ma alcune università (es. Milano, Padova, Insubria) presentano rapporti posti/iscritti superiori a 2:1.
- Veterinaria, invece, ha visto un aumento di interesse. A Milano, Padova e Roma Tor Vergata, gli iscritti superano ampiamente i 500.
Il dato interessante è che in alcune università, come Milano o Padova, gli iscritti a Veterinaria sono quasi pari a quelli di Medicina, segno che anche questo corso sta diventando più competitivo e ambito.
Le università più richieste con la nuova riforma di medicina
Analizzando i dati, emergono le “superpotenze” dell’offerta medica italiana. Le università con più iscritti a Medicina sono:
- Roma La Sapienza – 4821 iscritti
- Napoli Federico II – 3113 iscritti
- Bologna – 2674 iscritti
- Padova – 2658 iscritti
- Milano Statale – 2566 iscritti
Non è solo una questione di numeri: queste università sono percepite dagli studenti come prestigiose, ben collegate e ricche di servizi. Tuttavia, la forte richiesta comporta altissimi livelli di competizione.
Gli studenti, tra forum e social, esprimono giudizi spesso contrastanti: da un lato l’orgoglio per accedere a università così blasonate, dall’altro lo stress derivante dalla pressione e dalla selettività. C’è anche chi inizia a guardare con favore a sedi “secondarie”, dove il rapporto numerico è meno penalizzante e le opportunità di studio sono comunque valide.
I nostri corsi per affrontare la selezione universitaria
La nuova riforma di medicina sta trasformando profondamente il panorama universitario italiano. In un contesto di forte concorrenza e differenziazione tra atenei, l’orientamento consapevole è oggi più che mai fondamentale.
Scegliere dove studiare Medicina non è più solo una questione di classifica o prestigio, ma anche di strategia: dove si concorre meno? Quale modalità di lezione è più adatta a me? C’è spazio anche per Odontoiatria o Veterinaria?
La riforma mantiene il numero chiuso, ma sposta la selezione di alcuni mesi, confermando la graduatoria unica e introducendo nuovi criteri.