La fisica è relegata ad un ruolo secondario, dato il ridotto numero delle domande, ai test di Medicina, Veterinaria e Professioni Sanitarie. Quindi, un candidato potrebbe avere la malaugurata idea di studiare Fisica per i test di ammissione in forma marginale. Questa scelta, non solo pregiudicherebbe il risultato dei quiz di fisica, ma vorrebbe anche dire sacrificare lo studio di una materia che permette simultaneamente di allenare il ragionamento logico e la matematica.
COME INIZIARE A STUDIARE FISICA PER I TEST DI AMMISSIONE
Il punto di partenza è l’infarinatura di tutta la teoria affrontata, a seguire la memorizzazione di concetti e formule che sono fondamentali. Su questo aspetto è importante sottolineare che è necessario schematizzare quanto studiato in modo da ridurre la mole di informazioni e aiutare la mente a memorizzare mediante la visualizzazione. Inoltre, il ragionamento e alcuni stratagemmi (p.e. il calcolo dimensionale) permettono di risolvere eventuali dubbi dell’ultimo minuto sulla correttezza di formule e concetti.
I MECCANISMI PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI
Studiare Fisica per i test di ammissione non si limita soltanto all’immagazzinamento di formule e costanti ma richiede anche di comprendere il meccanismo per la risoluzione dei problemi. Prima di rispondere è necessario:
- Leggere attentamente l’esercizio
- Separare mentalmente i dati dall’incognita
- Determinare il fenomeno fisico in questione
- Individuare le formule che lo descrivono
- Identificare l’incognita del problema
- Impostare l’equazione da risolvere
Alla base di alcuni problemi è necessario ci sia una buona padronanza della matematica (come algebra). Un costante allenamento su formule inverse, notazioni scientifiche, calcolo numerico, approssimazioni non deve essere mai trascurato. Con l’acquisizione e la padronanza di tali elementi non rimane che esercitarsi per fare pratica ed abituarsi ai test a risposta multipla.
In conclusione, studiare fisica per i test di ammissione, significa mettere allo scoperto l’ossatura concettuale dei vari fenomeni, incorporando a questa le formule che li descrivono e la matematica imparata durante gli anni di scuola superiori.
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