Per rispondere correttamente ai quesiti di matematica bisogna rispolverare tutti i quaderni a partire da quelli delle medie a quelli delle superiori? In realtà no, se ne può fare anche a meno perché studiare matematica per i test di ammissione non significa semplicemente memorizzare alcune formule in testa da utilizzare il fatidico giorno.
Può essere, invece, molto più efficace consultare i test degli anni precedenti, ricercare i quesiti di matematica e provare a risolverli. È importante infatti capire quale sia il metodo migliore per affrontare determinati quesiti e cominciare a padroneggiarlo. Leggere con la dovuta attenzione le domande degli anni precedenti permette di familiarizzare con il linguaggio utilizzato nei test. Il modo di esprimere il quesito si discosta un tantino, con alcune sottili differenze da quello utilizzato solitamente a scuola.
Può essere utile studiare matematica per i test di ammissione andando a rivedere esercizi già svolti, riprovandoli da capo per vedere se si è effettivamente capaci di risolverlo dopo averlo ripassato magari alcuni giorni prima. Prendendola per questo verso diventa quasi un gioco, o per lo meno un piccolo svago serale dopo aver studiato per ore e ore concetti di anatomia e di biologia o simili.
ARGOMENTI INDISPENSABILI DA NON TRASCURARE
Certamente quando si studia non si può pensare di fare prettamente solo esercizi, qualche formula bisognerà anche ripassarla.
Visti i test degli anni passati risulta fondamentale sapere:
- Le nozioni base di combinatoria e di probabilità
- Le formule del calcolo di aree e volumi
- Le proprietà delle potenze e dei logaritmi
- Svolgere equazioni e disequazioni
- I concetti base della geometria analitica
Come in ogni lieto fine, la perseveranza e la determinazione sono ingredienti indispensabili ad un buono studio di qualsiasi materia, in particolare con alcuni piccoli accorgimenti studiare matematica per i test di ammissione risulterà più semplice se lo si inizierà per tempo e con metodo.